Progetto Senza Tracce
Prima presentazione di un progetto di valorizzazione culturale del territorio denominato Progetto Senza Tracce, a cura dell’Union Ladina d’Oltreciusa e realizzato da Anna Cusinato e Andrea De Lotto. Il progetto è stato presentato da Daniele Lucia, quale vice presidente della Regola di Chiapuzza e Costa, al consiglio delle Regole di San Vito e mira ad avviare uno studio storico-ambientale approfondito delle aree di Giau, Mondeval e Prendera. Lo scopo di tale progetto è di individuare nuove ed organiche forme di manutenzione, gestione e valorizzazione di questa vasta ed importante area di San Vito.
Leggi il primo capitolo della relazione di progetto.
Introduzione al progetto di Daniele Lucia “Petito”
Con il presente progetto si intende dare inizio ad un percorso di conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico delle aree di Giau, Mondeval, Prendera e Fiorentina, interne al Comune di San Vito di Cadore e di proprietà della Regola Generale o Granda.
Per dare maggiore autonomia e flessibilità di approfondimento teorico-divulgativo e di azione concreta nella valorizzazione culturale del territorio scelto, il progetto è stato diviso in due parti, aventi motivazioni generali distinte e criteri applicativi di funzionamento e programmazione tra loro indipendenti.
La prima parte (A), denominata Progetto SENZA TRACCE, si svolge integralmente in ambito scientifico e, partendo da un’analisi dell’area realizzata facendo uso di tecnologie informatiche e satellitari, arriva poi alla realizzazione di una complessa struttura di divulgazione socio-culturale ed economico-turistico dell’area coinvolta. Questa prima fase non richiede alcuna manomissione o alterazione dell’esistente, rimandando alla seconda parte del progetto l’esecuzione di alcune limitate opere necessarie per la messa in sicurezza di alcuni beni culturali.
La seconda parte (B) del progetto si concentra esclusivamente sul ripristino esecutivo di alcune opere ritenute particolarmente necessarie. Tali opere, per ragioni di qualità e necessità degli interventi, sono state divise a loro volta in due tipi di categorie. Nella prima rientrano gli interventi di protezione e di valorizzazione di alcuni singoli beni culturali. Nella seconda parte gli interventi previsti definiscono, sempre secondo i criteri generali di tutela storico-ambientale che stanno alla base dell’intero progetto, la ridistribuzione funzionale di alcuni spazi economico-turistici.
Nell’insieme, le due parti del progetto, concorrono alla nascita, all’organizzazione e alla gestione di una nuova forma di struttura museale. Articolata attraverso una sinergia allargata a diversi soggetti socio-economici, forme istituzionali di tutela del patrimonio storico e la gestione moderna di un territorio.