Motociclisti a Mondeval

di andrea

MOTOCICLISTI A MONDEVAL – INDIGNIAZIONE DEI RESIDENTI

SAN VITO Il sito è ancora oggetto di studio e di scavi

(Bdv) Profanato un tempio della storia e della natura. Nel corso dell’estate i motociclisti hanno visitato anche il sito di Mondeval. Nell’immagine fornita da Andrea De Lotto, si vede chiaramente la presenza dei centauri che hanno violato la zona archeologica più significativa delle Dolomiti per appagare la loro passione di esploratori. Eppure i cartelli ci sono e indicano che la zona è ricca di antichi ritrovamenti e quindi in qualche senso protetta e affidata alla sensibilità dei visitatori. Come è noto Mondeval si raggiunge o dal passo Giau o da Pescul di Selva o dal rifugio Palmieri o da San Vito-Borca.

Sono bellissime escursioni che si compiono a piedi e che gratificano chi le porta a termine: a Mondeval de Sora, visitare il sasso aggettante che ha tenuto nascosto il suo segreto per settemila anni è una emozione quali poche altre. Il cacciatore del mesolitico che ha riposato indenne per tanti secoli può avere anche dei “fratelli” sparsi in una zona che sinora è stata generosa di ritrovamenti. Per questo le ricerche continuano. «Percorrere con la moto gli itinerari seguiti dagli uomini della preistoria – sottolinea chi quella terra la vive – è un segno di scarso rispetto per le tracce lasciate dall’uomo del passato per un habitat naturalistico di grande spessore».