CAI/TAM e Mondeval 2

di andrea

Col de la Steles, profilo ovest

L’importanza di Mondeval è legata ad un sito archeologico preistorico. Si tratta di una scoperta eccezionale: è la sepoltura di un cacciatore di epoca mesolitica, vissuto oltre 7500 anni fa, perfettamente conservato con il suo corredo funerario. Il sito archeologico fu rinvenuto nel 1985, sotto un masso erratico di dolomia, da Vittorino Cazzetta da Pescul di Selva di Cadore, un appassionato della sua terra sia dal punto di vista geologico che storico. Cazzetta aveva notato alcuni reperti, in particolare manufatti litici e resti di pasto, nel terriccio accumulato da una marmotta impegnata nello scavo della propria tana. Gli scavi sono avvenuti sotto la direzione del prof. Antonio Guerreschi, docente di Paletnologia dell’Università di Ferrara, interessato a condurre delle indagini approfondite su quel sito; dal 1986 al 2000, il docente ha portato a termine quindici campagne di scavo e con l’aiuto di studiosi e di studenti ha trovato importantissime testimonianze sulla frequentazione umana risalenti ad oltre 80 secoli fa. Il ritrovamento più rilevante del sito di Mondeval è stato la sepoltura del cacciatore preistorico che costituisce per diversi motivi una scoperta importantissima, essendo, ad oggi, l’unica sepoltura mesolitica situata ad alta quota (2.150 m circa). Inoltre, è da ricordare la straordinaria conservazione del corredo funerario collocato attorno allo scheletro, con reperti organici (in particolare il kit personale del cacciatore composto principalmente da utensili in selce e in materie dure animali e resine con propoli) che hanno ampliato notevolmente le conoscenze paletnologiche sugli ultimi cacciatori-raccoglitori delle Alpi. Oggi lo scheletro del cacciatore del Mesolitico è conservato nel nuovo museo “Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore, mentre a San Vito di Cadore si può ammirare un calco identico all’originale, messo a disposizione dal prof. Guerreschi per la mostra sulle testimonianze lasciate dall’archeologia in territorio sanvitese.

 

Testo estratto dal programma della giornata organizzata dal TAM (CAI – Tutela Ambiente Montano) per domenica 4 agosto.