La Marogna di Giau

di andrea

Dal 25 settembre al 12 ottobre, in occasione del  250° anniversario della costruzione della Muraglia di Giau (1753), si svolgerà, a San Vito di Cadore, la mostra dal titolo “La “Marogna” di Giau, a cura dall’Union Ladina d’Oltreciusa e con la partecipazione del Comune di San Vito, della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto, delle Regole di San Vito e del Consorzio di Promozione Turistica della Val Boite, oltre al patrocinio di: Regine Veneto, Provincia di Belluno, Magnifica Comunità di Cadore e Comunità Montana Valle del Boite.

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Ricordare gli avvenimenti che in qualche modo hanno fatto la storia del proprio paese è come rinsaldare il filo che lega il presente al passato. Quando poi l’avvenimento è di alta qualificazione, per i significati che se ne possono dedurre, il rientro nella storia, sia pure con la sensibilità dei tempi odierni, è atto doveroso e rassicurante, al tempo stesso. Sono soprattutto questi i sentimenti che hanno guidato il Comune di San Vito di Cadore a dare la propria adesione, convinta e sostanziale, alle iniziative che riguardano i 250 anni della “marogna di Giau” e le recenti scoperte archeologiche che ne hanno valorizzato il sito. La vicenda del “muro della pace” andava ricordata non solo per la dimostrazione di unità di intenti che i nostri avi hanno fornito a tutela di un bene ritenuto fondamentale (i pascoli d’erba erano indispensabili per il bestiame), ma per la validità, sempre attuale, di un modo di rapportarsi con gli “altri”: tra San Vito e Ampezzo, in lite secolare per il possesso di quei pascoli, non una goccia di sangue è stata mai versata, perché i contrasti e le controversie si sono mantenute su un piano di civile convivenza.

Come dovrebbe sempre essere nei rapporti tra comunità confinanti.

Vittore De Sandre, Sindaco di San Vito di Cadore

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