Rettifica Strada Statale. Ritrovamenti antichi

di andrea

SAN VITO Ieri lo stop ai lavori. Il sopralluogo della Soprintendenza

San Vito. Cosa c’era là sotto? La domanda di tutti gli archeologici è diventata di attualità anche a San Vito, dove sono in corso i lavori per la rettifica della statale all’altezza del bar San Marco. Alla profondità di circa 2,20 metri è affiorata una stratificazione nerastra di alcuni centimetri, che si prolunga per un fronte di diversi metri. L’ipotesi più attendibile è che quella striscia sia il residuo di un incendio di elementi lignei, avvenuta in epoca lontana. A seguito di una segnalazione, è intervenuto sul posto, per conto della Soprintendenza ai beni archeologici del Veneto, l’assistente tecnico Eugenio Padovan che ha proceduto a verificare la natura del reperto, ad accertarne l’ampiezza e la lunghezza, senza però andare oltre nelle ipotesi. Infatti non ha detto nulla sulla antichità del sito ma si è limitato alla pulizia della stratigrafia emersa. Sul posto sono intervenuti anche il sindaco Piero De Vido e l’ispettore onorario Daniele Lucia . Padovan si è riservato di stilare una relazione più ampia da inviare alla Soprintendenza. Sono stati avvisate comunque l’Anas e l’impresa che sta eseguendo i lavori. Negli anni della grande guerra, quel posto era stato occupato dalle strutture di servizio del vicino fronte (baracche in legno per panifici, lavanderia, ecc.) ma è stato escluso che la stratificazione affiorata sia un residuo così vicino nel tempo. Il posto è stato anche attraversato da colate di ghiaia che erano scese dalle pendici dell’Antelao ma il dato non sembra suffragare l’ipotesi di insediamenti abitati. Tutto da verificare, quindi, con la possibilità estrema della sospensione dei lavori. «Mi auguro di no», ha detto il sindaco.

BDV – IL GAZZETTINO

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